ROMA – Mild hybrid, full hybrid o plug-in? Se non si vuole optare per un’auto elettrica la scelta di una vettura che può beneficiare degli incentivi deve per forza di cose ricadere quasi obbligatoriamente su una delle tre categorie facendo una distinzione in base alle motorizzazioni. Questo, pur ribadendo comunque che esistono anche delle automobili non elettrificate meritevoli per caratteristiche del contributo governativo.
Mild hybrid
Tra queste vetture. ovvero quelle che assistono con lo starter elettrico il propulsore termico durante le partenze e le accelerazioni e che rientrano nella fascia di emissioni da 61 a 135 g/km di CO2, la lista è ovviamente molto lunga.
E lo sconto, tenendo conto che il listino compresa l’Iva non deve superare i 42.700 euro, può arrivare fino a 3.000 euro rottamando una vecchia auto Euro2.
Su questo fronte, prendendo in considerazione il prezzo di partenza senza bonus, tra le utilitarie la regina assoluta è la Fiat Panda (15.500 euro) che non ha bisogno di presentazioni. La Fiat 500 (17.700 euro) disponibile anche cabrio, è invece in grado di soddisfare il pubblico più esigente alla ricerca di una compatta sfiziosa di stampo premium.
Mentre la Peugeot 208 (23.970 euro), come pure la Suzuki Swift (22.500 euro) nascondono dietro la carrozzeria compatta un Dna dal tono grintoso che assicura una guida scattante e divertente in mezzo al traffico, contando per farlo rispettivamente su delle motorizzazioni da 101 e 83 Cv.
Salendo un po’ di classe nelle dimensioni la Volkswagen Golf (32.800 euro) rimane un must per chi cerca una berlina e non vuole scendere a compromessi in fatto di qualità.
Lo stesso vale per la Mercedes Classe A (36.328 euro), che nella versione entry level 180 sposa ai lussi della Stella un 1.3 benzina da 136 Cv, e per la Bmw Serie 2 Active Tourer (38.400 euro): rimasta una delle poche monovolume in commercio, forte di un abitacolo capace di inglobare ogni cosa come il gonnellino del fumetto Eta Beta.
Non mancano poi ad animare il segmento delle “mild” moltissimi modelli a ruote alte, come ad esempio la Mini Countryman (34.905 euro) dall’inconfondibile fascino british.
In questo caso la piazza d’onore ci sentiamo però di riservarla all’Alfa Romeo Junior che molti aspettavano e che finalmente è arrivata dopo le note vicissitudini sul nome. Il baby Suv del Biscione propone nel modello base (29.900 euro) un 3 cilindri 1.2 benzina da 136 cavalli. Il resto è già storia a cominciare dalla linea da urlo che inaugura un’altra era.
Full hybrid
Anche per queste vetture. comprese sempre nella fascia di emissioni da 61 a 135 g/km di CO2 con uno sconto fino a 3.000 euro e che impiegano in combinazione con il motore termico una o più unità elettriche alimentate da una batteria che si ricarica durante la marcia, l’elenco potrebbe essere chilometrico.
Ad eccezione della MG3, compatta stilosa che è la più economica della categoria (19.900 euro) e che quindi merita menzione, vale però la pena di prendere in considerazione quelli che sono i modelli del genere più richiesti: ovvero Suv e crossover.
Qui degne di nota a nostro parere sono la Toyota Yaris Cross (24.550 euro), la Renault Captur (28.850), la Hyundai Kona (34.500), la Honda HR-V (34.500 euro), la Suzuki Vitara (30.900 euro) e la Dacia Duster (25.900 euro).
Una vettura che merita però attenzione particolare se si è intenzionati a voler guidare qualcosa di unico è la Nissan Qashqai e-Power (37.320). La giapponese esce infatti dagli schemi della categoria. Utilizza come powertrain un’unità elettrica da 140 kW (190 Cv), l’unica collegata alle ruote, alimentata dalla corrente generata a bordo da un piccolo motore termico a benzina.
Plug-in
Queste auto rientrano nella fascia di emissioni da 21 a 60 g/km di CO2 e possono beneficiare di uno sconto fino a 10.000 euro (con Isee fino a 30.000 euro e rottamando un’auto Euro 2) ponendo un limite di prezzo di 54.900 euro Iva inclusa.
Si tratta di vetture nelle quali il motore termico è associato ad una o più unità a corrente che traggono energia da una batteria ricaricabile da fonte esterna e che hanno anche il vantaggio di poter percorrere diversi chilometri a zero emissioni.
Tra queste, partendo dalle berline si può optare ad esempio per la Opel Astra (42.050 euro) e la Peugeot 308 (40.000 euro), entrambe realizzate sulla piattaforma Stla Medium di Stellantis, condividendo gran parte di componenti e soprattutto lo stesso powertrain da 181 Cv e 60 chilometri di autonomia in solo elettrico. Oppure sulla Toyota CH-R 2.0 Phev (42.900 euro).
Mentre guardando ai Suv: dalla Alfa Tonale (51.700 euro) con un sistema a trazione integrale 4X4 da 180 Cv e oltre 80 km a zero emissioni, alla più competitiva nel settore per listino, la MG EHS (39.390 euro), le possibilità per una buona scelta sono davvero tante.
Basti pensare a modelli come la Ford Kuga (41.750 euro), la Hyundai Tucson (48.050 euro) e la Kia Niro (39.450): quest’ultima addirittura con delle emissioni fuori concorso al di sotto della norma e quindi rientrante addirittura negli incentivi previsti per le auto elettriche.
Oppure alla Mercedes GLA (53.225 euro) e per chiudere alle versioni 4xe della Jeep Renegade (43.600 euro) e Compass (50.100 euro).
